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Per altre comunicazioni scrivere alla email approdifestivalts@gmail.com
Coreografia: Marta Bevilacqua
Danzano: Fabio Caputo, Cecilia Croce, Lorenzo Nocentini
Elementi di scena: Ilaria Bomben
Musica: Martina Bertoni
Produzione: Compagnia Arearea
Sostegno alla produzione: Dance Project Festival ACTIS
Con in sostegno di: MiC, Regione Autonoma Friuli Venezia-Giulia.
Continua la navigazione del Festival Approdi (Rotte artistiche senza bussola) diretto da Lorenzo Acquaviva, con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, il contenitore itinerante multidisciplinare di teatro, danza e musica, giunto alla sua quinta edizione che quest’ anno si declinerà sotto molteplici registri, tutti al femminile, – da cui il nome di “Beatrici. Storie di donne senza tempo”.
La prestigiosa e raffinata compagnia Arearea si invera tra i lussuriosi del secondo cerchio dell’Inferno, dove Dante Alighieri incontra le anime di Paolo Malatesta e Francesca da Polenta, che volano affiancate volendo attirare la sua attenzione. Virgilio lo invita a chiamarli e i due dannati si avvicinano e raccontano la loro triste storia d’amore. Lei era sposata al fratello di lui e avevano intrecciato una relazione, prima di essere entrambi assassinati per mano dello sposo tradito.
Anime “danzanti” condannate a vivere l’eternità in un vortice infernale, così come in vita furono trascinate da quello della passione animeranno la Chiesa luterana, palcoscenico tra il sacro e profano, in questa occasione.
L’ attore Lorenzo Zuffi, già in scena a luglio, con Silvia Viviani in DANTE 453 “l’amor che move il sole e l’altre stelle” “ljubezen, ki premika sonce in druge zvezde” , una coproduzione Gledalisče Ane Monro e Festival Approdi, reciterà il V Canto dell’ Inferno.
Lo spettacolo è anche una anteprima del Danceproject Festival, partner di Approdi.
E’ prevista la possibilità di fare un abbonamento (50 euro) per i tre spettacoli con in omaggio una borsa e la grafica firmata da Jan Sedmak.
A fine serata brindisi comune.
Realizzato in collaborazione con il Comune di Trieste.
Contrabbasso Simone Serafini
tromba, trombone Mirko Cisilino
sax tenore e clarinetto Filippo Orefice
pianoforte Francesco De Luisa
batteria Alessandro Mansutti
Non poteva non essere nel segno di una delle più significative artiste del panorama musicale del Novecento, lo spettacolo che il Festival Approdi “Beatrici. Storie di donne senza tempo”, dedica a Billie Holiday. Giunto alla quinta edizione, con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, il contenitore caratterizzato dalla peculiare multidisciplinarietà – dove danza, recitazione e musica trovano palcoscenici inusuali – ha voluto dare spazio al femminile, come orizzonte comune a tutti gli eventi programmati.
Tratto da ” Lady Sings The Blues” l’autobiografia di Billie Holiday – Edizione Feltrinelli 2008, Aida Talliente, mette in scena un adattamento teatrale che non è facile perimetrare con le parole. Affiancata da una band affiatatissima, la versatile ed eclettica attrice friulana dà voce ad una donna, Billie Holiday che è stata capace di usare in modo sincero la propria sofferenza – dovuta ad una esistenza difficile, complicata, minata dal profondo -, trasformandola in pura bellezza. Quello che poteva essere un rantolo, è diventata armonia.
Ed è così che ci troviamo trasportati nei sobborghi di Baltimora, dove era nata nel 1915, e nei jazz club di tutta New York, viaggiando da una costa all’altra dell’America, nel periodo tormentato delle violenze razziali. Questo è il mondo dove una donna appollaiata sullo sgabello con una gardenia bianca, morta precocemente a 44 anni, usa la sua voce per raccontare quella degli ultimi, di un popolo che continuava a portare lo stigma della schiavitù, a pagare con la vita la miopia di un società malata.
Al termine il solito momento conviviale, come da copione del Festival Approdi.
Realizzato in collaborazione con il Comune di Trieste.
Chiude con un monologo su Anna Magnani portato in scena da Lidia Vitale – che per questo spettacolo ha ricevuto il Premio Anna Magnani nel 2012 e il Premio Enriquez nel 2013 regalandoci un ritratto pubblico e privato di una delle più intense attrici del cinema italiano -, la quinta edizione del Festival Approdi, con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, in questa veste totalmente declinato al femminile, a partire dal titolo: “Beatrici. Storie di donne senza tempo”.
Lidia Vitale, scoperta ne “La meglio gioventù” di Marco Tullio Giordana e ritrovata in “Suburra” di Stefano Sollima diventa Nannarella, per 60 profondi minuti anche grazie agli abiti e ai gioielli indossati durante lo spettacolo, che fanno parte dei costumi di scena originali usati dalla Magnani, donati, per l’occasione, dalla produttrice Rose Ganguzza.
Un tributo all’ icona del cinema neorealista (è la prima interprete italiana a vincere il Premio Oscar, nel 1956, come migliore attrice protagonista, con il film “La rosa tatuata”) ma soprattutto donna, sviscerata nella sua più intima complessità, pubblica e privata. I suoi coraggiosi e tormentati amori, da Goffredo Alessandrini a Massimo Serato, fino a Roberto Rossellini. Una vita attraversata da riconoscimenti, certo, ma anche da battaglie personali, su fronti diversi: da quello per ottenere gli stessi diritti lavorativi degli uomini, alla patria potestà del figlio Luca, ad una autenticità in ambito artistico che sgorgava dall’ essere sempre fedele alla sua umanità.
A fine serata il consueto terzo momento di brindisi.
Realizzato in collaborazione con il Comune di Trieste.
e con il contributo della
Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione benefica Kathleen Foreman Casali
Direzione artistica: Lorenzo Acquaviva
Produzione: Diego Fantoma
Organizzazione: Paola Sabrina Sabia e Lorenzo Zuffi
Stampa e Comunicazione: Cristina Bonadei e Enrico Noè Bianchini
Illustrazione: Jan Sedmak
Partner tecnico